Donne in età fertile ed in gravidanza: la Regione Sicilia ribadisce l’importanza di vaccinarsi.

Il Ministero della Salute ha recentemente diffuso un documento rivolto a tutte le Regioni e agli altri Organi preposti con le informazioni utili su quali siano le vaccinazioni che è raccomandato eseguire in previsione di una gravidanza o nel corso della stessa. Ripassiamole insieme.

Con una Nota recentemente diffusa dal Ministero della Salute (prot. n° 34074 del 21.11.2018) e immediatamente recepita e divulgata anche dall’Assessorato della Salute della Regione Sicilia (prot. n° 8634 del 21.11.2018, entrambe le note in allegato al presente documento) le massime autorità sanitarie hanno fatto il punto sulle vaccinazioni raccomandate a chi progetta una gravidanza e a chi si trova già in stato interessante, senza aver sviluppato un’adeguata immunizzazione.

Come da indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le donne in età fertile ed in gravidanza rappresentano una delle categorie “a rischio”, per le quali alcuni tipi di vaccinazione sono fortemente raccomandate. Ed in particolare, la massima autorità mondiale in fatto di salute si focalizza su quattro vaccini fondamentali: anti morbillo-parotite-rosolia-varicella, anti-influenzale, anti-HPV e anti difterite-tetano-pertosse.

Da qui la Nota ministeriale che ribadisce l’importanza delle vaccinazioni come strumento fondamentale ed efficace di prevenzione nei confronti delle patologie trasmissibili e fornisce indicazioni utili alle (future) mamme.

Ma vediamo più nel dettaglio il contenuto del documento

Vaccinazioni fortemente raccomandate per le donne in età fertile

Vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) e Varicella

L’eliminazione di morbillo e rosolia congenita è una priorità assoluta, riconosciuta anche dell’OMS, che ha definito un piano mondiale a cui anche l’Italia ha aderito. Per le donne in età fertile, sono molto elevati i rischi di sviluppare complicanze gravi in età adulta e soprattutto quelli per la salute embrio-fetale (per il morbillo: aborto spontaneo; per la rosolia: aborto spontaneo o gravi malformazioni fetali, per la varicella contratta nell’immediato periodo pre-parto e per la parotite, il rischio, oltre che per il nascituro, può essere molto grave anche per la madre con la possibilità di meningiti ed encefaliti). Per eveitare le conseguenze di una possibile infezione naturale contratta da una donna in gravidanza, è quindi consigliabile valutare lo stato immunitario contro morbillo, parotite, rosolia e varicella e, se necessario, proporre attivamente la vaccinazione. Essendo un vaccino vivo attenuato, dopo la vaccinazione dovranno passare precauzionalmente minimo tre mesi prima di poter iniziare il percorso della maternità.

Vaccinazione anti-HPV

Il dodicesimo anno di vita (dal compimento dell’11° compleanno, per intenderci) rappresenta l’età raccomandata per l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-HPV. Cionondimeno, sarebbe opportuno consigliare la vaccinazione anti-HPV alle donne in età fertile non vaccinate in precedenza, oltre ai consueti controlli di screening (Pap-test e/o HPV DNA-test).

Vaccinazioni fortemente raccomandate per le donne in gravidanza

Vaccinazione contro difterite-tetano-pertosse (dTpa)

Nel corso della vita è raccomandata la somministrazione periodica (ogni 10 anni) della vaccinazione dTpa con dosaggio per adulti. Vaccinare la madre nelle ultime settimane di gravidanza (dalla 27esima alla 36esima è l’intervallo di tempo raccomandato) consente il trasferimento passivo di anticorpi in grado di proteggere il neonato fino allo sviluppo di una protezione attiva attraverso la vaccinazione del bambino. Il periodo raccomandato per effettuare la vaccinazione è quindi il terzo trimestre di gravidanza, al fine di consentire alla gestante la produzione di anticorpi sufficienti e il conseguente passaggio transplacentare. In considerazione del fatto che gli anticorpi anti-pertosse si riducono progressivamente con il trascorrere del tempo, è raccomandato effettuare la vaccinazione dTpa ad ogni gravidanza: questo potrà garantire il passaggio di un alto livello di IgG ad ogni nascituro. Il vaccino dTpa si è dimostrato assolutamente sicuro ed efficace sia per la donna in gravidanza, sia per il feto.

Vaccinazione antinfluenzale

La vaccinazione anti-influenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle donne che all’inizio e nel corso della stagione epidemica dell’influenza si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza. Infatti, l’influenza stagionale aumenta il rischio di ospedalizzazione materna, prematurità, parto cesareo, basso peso del nascituro e interruzione di gravidanza. La vaccinazione in gravidanza ha, inoltre, un effetto protettivo sui neonati (che non possono essere vaccinati) attraverso il passaggio di anticorpi dalla madre.

Studi di letteratura mostrano una riduzione significativa del rischio di contrarre la malattia nei mesi successivi alla nascita e una riduzione del rischio di sviluppare infezioni delle alte vie respiratorie e otiti medie nei bambini al di sotto dei 12 mesi di vita.

Vaccinazioni controindicate in gravidanza

Eventuali rischi teorici da vaccinazione in gravidanza potrebbero derivare dall’utilizzo di vaccini a virus vivo. Pertanto, la somministrazione di vaccini vivi attenuati è, a scopo cautelativo, controindicata in gravidanza. È, inoltre, opportuno che le donne che intendono programmare una gravidanza siano informate della necessità di posticiparla almeno di un mese dopo la vaccinazione con un vaccino vivo attenuato.

Come detto in precedenza, nel caso una donna non risulti immune nei confronti di morbillo, parotite, rosolia o varicella durante la gravidanza, è importante che sia immunizzata prima della dimissione dal reparto di maternità o, comunque, le sia fissato un appuntamento presso il servizio vaccinale nel periodo immediatamente successivo.

LA VACCINAZIONE POTRA’ ESSERE FATTA TRANQUILLAMENTE ANCHE SE LA DONNA ALLATTA AL SENO.

Anche la vaccinazione anti-HPV non è attualmente consigliata durante la gravidanza, poiché non sono stati effettuati studi specifici sull’impiego del vaccino in donne in stato di gravidanza.

Ancora una volta quindi la Regione Sicilia, in perfetta sintonia con quelle che sono le indicazioni ministeriali in fatto di prevenzione, ribadisce la necessità di una corretta informazione in ambito vaccinale, al fine di fugare ogni dubbio sull’utilità e sicurezza della profilassi vaccinale.

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