La rivoluzione copernicana della campagna vaccinale antinfluenzale 2020/21 della Regione Sicilia

Tra poco più di un mese (5 Ottobre) partirà in Regione Sicilia la campagna vaccinale contro l’influenza. La circolare per la vaccinazione è stata firmata il 13 Agosto 2020 scorso dall'Assessore alla Salute e mai come in questa stagione presenta delle novità interessanti nella lotta a questa patologia spesso sottovalutata, ma che rappresenta un serio problema di Salute Pubblica. In particolare, durante la stagione 2020/2021, la probabile co-circolazione del virus influenzale con il SARS-CoV-2 dovrà essere contrastata attraverso un ampliamento delle categorie a cui la vaccinazione è fortemente raccomandata. Rispetto alle stagioni precedenti la vaccinazione oltre ad essere fortemente raccomandata ai soggetti a rischio, tra cui coloro che hanno patologie croniche (dalle cardiopatie, al diabete, dall'ipertensione alle malattie autoimmuni, dai tumori alle immunodeficienze), le donne in gravidanza (a qualsiasi trimestre), sarà estesa anche agli adulti in buone condizioni di salute che hanno compiuto almeno 60 anni, a tutti i bambini con età superiore a 6 mesi che in particolare frequentano comunità scolastiche quali asili nido o scuole materne, scuole primarie e secondarie, ai loro familiari e ai familiari dei bambini con meno di 6 mesi di vita ("cocoon strategy"), naturalmente, agli operatori sanitari che si prendono cura di tutti questi soggetti e che da quest'anno avranno l'obbligo della vaccinazione antinfluenzale (la Sicilia è la prima Regione in Italia insieme a Lazio e Calabria ad introdurla).

Il 2020 è stato un anno che a livello sanitario verrà ricordato per sempre a causa di una delle più impronosticabili e letali Pandemie che ha colpito il genere umano. Ad oggi, oltre 22 milioni di persone sono state contagiate dal nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) e quasi 800 mila sono morte a causa della patologia ad esso correlata (COVID-19).

In Italia ed in Sicilia, dopo una fase di crescita con il classico andamento "epidemico" nei mesi Marzo ed Aprile della patologia (che ha portato ad oltre 30 mila decessi), grazie alle misure intraprese dal Governo Nazionale e da quello Regionale si è riusciti a contenere la diffusione del virus, limitando il sovraccarico delle terapie intensive e portando, durante questa estate 2020 ad una diffusione endemica del virus.

Tuttavia, con l'arrivo della stagione fredda, i numerosi virus respiratori tipici di questo periodo ritorneranno a circolare andando ad affiancare il SARS-CoV-2.

Tra di essi, il virus influenzale rappresenta da anni uno dei principali agenti patogeni respiratori durante la stagione fredda in grado di causare elevati tassi di mortalità tra i soggetti adulti ed anziani, tra i soggetti con comorbosità e tra le donne in gravidanza.

Nella stagione 2020/2021, non è quindi da escludere una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, rendendo quindi necessario ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, al fine di ridurre la circolazione dell’influenza, la pressione sul servizio sanitario, semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti.

Vaccinarsi contro l'influenza potrebbe rendere la diagnosi differenziale più facile e portare più rapidamente all’isolamento di eventuali casi di coronavirus.

La vaccinazione contro l’influenza stagionale, in vista del prossimo autunno-inverno, sarà ancora più importante non solo per poter distinguere tra le due infezioni, ma anche perché i virus influenzali facilitano l’ingresso del coronavirus nei polmoni tramite una sovraespressione di recettori ACE 2 nelle cellule epiteliali alveolari: una recente esposizione al virus dell’influenza potrebbe, pertanto, peggiorare l’esito di COVID-19 e rendere più impegnativo il decorso della malattia. In aggiunta, in una situazione post influenzale, il sistema immunitario già indebolito rende il soggetto molto più suscettibile ad una eventuale infezione secondaria. A supportare ciò, un recente studio condotto su 92 mila soggetti in Brasile ha dimostrato una riduzione dell’8% dei ricoveri in TI e del 17% della mortalità da SARS-CoV-2 nei soggetti vaccinati contro l’influenza stagionale.

Per tutte le ragioni sopracitate, e nell'ottica di anticipare rispetto agli anni precedenti l'arrivo della stagione fredda, il 5 Ottobre 2020 partirà la campagna vaccinale anti-influenzale per la stagione 2020/2021 in Regione Sicilia, ovvero con un mese di anticipo rispetto alla stagione 2019/2020.

Tuttavia, questa non è l'unica novità di rilievo della campagna vaccinale 2020/2021. Andiamo a scoprire le altre:

Il Decreto Assessoriale n.743 del 13 settembre 2020, che verrà prossimamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, e che si trova in calce alla presente news, illustra le principali caratteristiche della campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale che inizierà il 05 Ottobre 2020 e avrà termine il 28 febbraio 2021 [1].

Come negli anni precedenti, ed in accordo con la Circolare Ministeriale sulla Prevenzione dell'Influenza 2020/2021, sono state individuate le categorie a rischio per le quali è fortemente raccomandata la vaccinazione antinfluenzale che sono in parte cambiate rispetto a quelle degli anni passati (evidenziate in neretto) ovvero:

  • Soggetti di età ≥60 anni (e non più di età ≥ 65 anni);
  • Soggetti immunocompromessi;
  • Soggetti con patologie cardiovascolari/respiratorie/dismetaboliche/cronico degenerative di qualsiasi tipo;
  • Donne in stato di gravidanza ed a qualsiasi trimestre di gestazione all’inizio e/o durante la stagione influenzale.
  • Qualsiasi contatto con bambini di età inferiore ai 6 mesi durante la stagione influenzale (genitori, fratellini/sorelline, nonni, zii, cugini, baby-sitter/tate, etc...) attraverso la strategia "cocoon".
  • Bambini sopra i 6 mesi di vita, specialmente se frequentano comunità scolastiche quali asili nido, scuole materne, scuole primarie o secondarie (in questo caso sono necessarie due dosi a distanza di un mese nel caso in cui sia la prima volta che viene effettuato il vaccino)
  • Operatori sanitari e operatori di pubblica utilità (forze dell'ordine, insegnanti, autisti di mezzi di trasporto pubblici, etc...) con OBBLIGO VACCINALE per gli operatori sanitari (per operatori sanitari a qualsiasi titolo operanti presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, ivi incluso il personale con rapporto di lavoro convenzionale con il S.S.R., gli studenti delle Scuole di Specializzazione e dei Corsi di formazione nonché i tirocinanti operanti all’interno delle suddette strutture ed il personale volontario)

A tutte queste categorie la vaccinazione verrà offerta in forma attiva e gratuita presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta ovvero presso gli Ambulatori Vaccinali delle Aziende Sanitarie Provinciali di appartenenza. Anche per la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021, dopo la positiva sperimentazione negli anni precedenti, dovrà essere garantita l’apertura di un congruo numero di presidi e, ove si ravvisi la necessità, anche in orari pomeridiani ed il sabato mattina, in particolare nella fase di avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale.

Altre sostanziali novità contenute nel decreto di quest'anno:

1. Da diversi anni, la campagna di vaccinazione antinfluenzale si accompagna, specialmente nei soggetti di età adulta o affetti da copatologie, all'offerta vaccinale antipneumococcica 13 valente e 23 valente e alla vaccinazione anti-zoster. In questa stagione, verrà inoltre offerta a tutti questi soggetti, in forma attiva e gratuita, il richiamo vaccinale decennale anti-dTap che è contenuto nell'offerta del Calendario Vaccinale della Regione Sicilia anche nella sua ultima versione del 2017;

2. All'offerta classica del vaccino quadrivalente standard e del vaccino trivalente adiuvato, quest'anno di aggiungono anche quella del vaccino quadrivalente prodotto su coltura cellulare (già utilizzato la scorsa stagione tra gli operatori sanitari), che risulta, da evidenze scientifiche, molto performante e del vaccino quadrivalente high dose (HD) che dai dati di letteratura ha dimostrato una notevole efficacia nei soggetto over 65, limitando il fenomeno del "B-mismatch". Il Tavolo tecnico Regionale Vaccini ha quindi ritenuto opportuno che entrambi i nuovi vaccini vengano utilizzati, secondo le indicazioni della scheda tecnica, il primo (quadrivalente su coltura cellulare) preferibilmente nei soggetti immunocompromessi, i degenti durante il ricovero o alla dimissione e nel personale sanitario (che risulta tra le maggiori categorie a rischio di contrarre e trasmettere l'influenza ai propri pazienti spesso debilitati); il secondo (quadrivalente High dose) prevalentemente ai soggetti ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (RSA), che come osservato durante la prima fase dell'epidemia da SARS-CoV-2 in Italia sono ad elevato rischio di contrarre patologie respiratorie e di avere conseguenze anche letali;

3. Infine, per la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021, in concomitanza con la Pandemia da SARS-CoV-2, viene introdotto l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale per i Medici e personale sanitario, sociosanitario di assistenza, operatori di servizio di strutture di assistenza, anche se volontario. La mancata vaccinazione, non giustificabile da ragioni di tipo medico, comporta l’inidoneità temporanea, per tutto il periodo della campagna, allo svolgimento della mansione lavorativa, ai sensi dell’art. 41, comma 6 del d. lgs. 81/2008, nell’ambito della sorveglianza sanitaria da parte del medico competente di cui all’art. 279 e correlata alla rivalutazione del rischio biologico a cura del datore di lavoro, ai sensi degli artt. 271 e ss. del decreto citato.

Decreto Assessoriale n.743 del 13 Agosto 2020 e relativo allegato
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